giovedì 16 ottobre 2014

Vino di visciole e straccadenti: ricetta tipica delle Marche

Il tema di questo mese della rubrica "L'Italia nel piatto" è "Il vino".
Per quanto riguarda la viticoltura le Marche sono da sempre sinonimo di verdicchio, anche se la carta dei vini propone una vasta scelta: il Verdicchio di Matelica, il Verdicchio dei Castelli di Iesi, il Bianchello del Metauro, il Bianchello dei Colli Maceratesi, il Falerio dei Colli Ascolani, la Lacrima di Morro d'Alba, Sangiovese dei Colli Pesaresi, il Rosso Conero, il Rosso Piceno, la Vernaccia di Serrapetrona.
 Mi piace ricordare anche i "parenti prossimi" del nostro vino: l'acquaticchio, la sapa, il vino cotto, il vinsanto e il famoso vino di visciole.
Il visciolato è una bevanda a base di vino, visciole e zucchero che risponde a deteminati requisiti.
 Le visciole sono una varietà di ciliege acide simili alle amarene e alle marasche.
 Il vino destinato alla produzione di Visciolato proviene da  vino DOC della provincia di Pesaro Urbino e/o IGT Marche e/o vino ottenuto da vitigni a bacca nera o bianca della propria azienda. La sostanza aromatizzante utilizzata è data dal frutto fresco maturo del Prunus Cerasus,varietà
austera, denominato "visciola" con provenienza della provincia di Pesaro Urbino e/o dalle province limitrofe. La produzione del Visciolato avviene attraverso le seguenti fasi:
- produzione vino base
- raccolta visciole mature
- assemblaggio vino base con visciole mature fresche
- edulcorazione con aggiunta di zucchero
- macerazione del prodotto ottenuto
- travaso e imbottigliamento.
Notizie tratte da "Il Visciolato di Pergola"                                                                                              
Facendo riferimento ad una ricetta tratta da "Ricette del Settecento. Un ricettario fanese del XVIII secolo, trascritto da Annita Spongia Fucci riporto le modalità per ottenere questa bevanda.
- Si prendono delle visciole acidule mature. Si tolgono i picciuoli, si schiaccia il frutto, si rompono i     nocciuoli e si versa il succo, polpa e nocciuoli in un recipiente affinchè avvenga la fermentazione.
  Quando il mosto di visciole ha preso il colore del vino, si preme tutto il sugo che può dare e si
  aggiungano zucchero ed alcool (.....). Questa nuova miscela, messa in un recipiente, non tarderà a       fermentare; dopo tre o quattro ore di fermentazione bisogna far colare il liquore e imbottigliarlo.
  Questo vino viene eccellente e si conserva per più anni.

Il Visciolato viene prodotto da tante aziende vinicole e ogni famiglia ha la propria ricetta. Solitamente io seguo la ricetta proposta da Rolando Ramoscelli e Gianfilippo Centanni nel testo "Le Marche Dolci".

                                                           Ingredienti

                                                           kg 12 di visciole mature
                                                           kg. 5 di zucchero
                                                           25 litri di vino rosso
                                                           2 litri di alcool a 95°

In una damigiana versiamo le visciole e lo zucchero: lasciamo fermentare per 4 o 5 giorni, dopo di che aggiungiamo il vino, l'alcool e lasciamo fermentare, agitando la damigiana ogni 2 o 3 giorni, per 2 mesi. Poi filtriamo ed imbottigliamo. Le varianti a questo modo di fare il visciolato sono tantissime: aggiunta di cannella, noce moscata, miele, chiodi di garofano ecc.
Solitamente il vino di visciole viene utilizzato a fine pasto per accompagnare la pasticceria secca e il "ciambellone" marchigiano. Ed ecco la mia proposta visciolato e straccadenti.





Gli straccadenti sono dolcetti confezionati con le mandorle e aromatizzati con il mistrà e hanno la caratteristica di essere molto consistenti.

Ingredienti

3 uova
gr. 500 di farina
gr. 200 di mandorle
gr. 300 di zucchero
1 tazzina di mistrà
1 cucchiaino di semi di anicini
1 bustina di lievito per dolci

In una terrina mescoliamo le uova con lo zucchero


aggiungiamo la farina setacciata e il lievito



i semi degli anicini e il mistrà




 Ed infine uniamo le mandorle.
 Formiamo dei filoncini lunghi e stretti che poniamo sulla teglia foderata con carta forno.



 Inforniamo a 180° per venti minuti, a cottura ultimata togliamo dal forno e tagliamo i filoni a fettine. Disponiamo le fette nella teglia e mettiamo nuovamente in forno per alcuni minuti per farle asciugare e renderle croccanti ed asciutte. Buon appetito!

Ed ora non ci rimane che aprire una bottiglia di vino di visciole




                                                                  Versiamo



e ... un piccolo assaggio per tutti voi


Ed ora andiamo a vedere il resto della nostra bella Italia

Trentino-Alto Adige:  Vellutata al vino Lagrein Kretzenhttp://www.afiammadolce.it/2014/10/vellutata-al-vino-lagrein-kretzen.html
 Friuli-Venezia Giulia: Colli orientali del Friuli Picolit  DOCG
 Lombardia: I vini DOC di San Colombano al Lambro
 Veneto: 
 Valle d'Aosta:  
 Piemonte: 
 Emilia Romagna: Sorbetto alla MalvasiaDOC Colli Piacentini http://zibaldoneculinario.blogspot.com/2014/10/sorbetto-alla-malvasia-doc-colli.html
 Lazio: 
 Toscana: 
 Abruzzo:Il Vino Pecorino d'Abruzzo 
Umbria: Bocconcini di Mailae con Prugnole e Rubesco http://amichecucina.blogspot.com/2014/10/bocconcini-di-maiale-con-prugnole-e.html
Basilicata: 
Campania: Piedirosso Bio Igt V Campania 
Calabria:Greco di Bianco, il vino più antico d'Italia.
Sicilia: 
Sardegna:

Vi invito a visionare anche il nostro blog L'Italia nel Piatto http://litalianelpiatto.blogspot.it/








                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                        




13 commenti:

  1. Che meraviglia di ricetta Sabri, certo che solo a leggere i nostri post ormai sono ubriaca e non ho ancora finito il giro ;) Bacione

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  2. Ho l'acquolina in bocca...complimenti per tutto...foto, ricetta, racconto...brava!

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  3. Ricetta buonissima... per le visciole potrei morire! Mi piacciono molto anche le foto ed il tuo post! Spiacente di non essere stata presente per questa seconda uscita, ma mi rifarò!

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  4. La tua descrizione mi ha conquistata. Complimenti!!

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  5. Ehi ma i tuoi straccadenti sono PERFETTI!!! Sai che non sapevo che si chiamassero così da voi??? Bellissimo L'Italia nel Piatto!!! Vedi quante cose nuove s'imparano ogni volta??? Complimenti!!!!

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  6. le visciole vengono preparate anche qui ma non si usa il vino...solo alcol e zucchero, la vostra versione è molto più piacevole!! grazie di averla condivisa!

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  7. Ricetta golosissima cara Sabrina, e i tuoi straccadenti sono favolosi! Grazieeee e complimentiii
    Ti abbraccio
    ciaooo
    Ho aperto un nuovo blog e sarei molto felice di averti tra i miei amici! Grazieee
    http://pentoleevecchimerletti.blogspot.it

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  8. ecco un altro vino che non conoscevo e che sarei curiosa di assaggiare!
    con i straccadenti sicuramente un ottimo binomio!
    un abbraccio

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  9. Io ho finito adesso di cenare, un bicchierino del tuo vino di visciole lo berrei con piacere, accompagnato però da un biscottino!.Grazie della condivisione.

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  10. Ne sento il profumo da qui!!!! adoro i "cantucci" adoro i vino dolci e di visciole dev'essere strepitoso! Compliment!!!Buona Domenica!

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  11. che dire, non so se amo di più il vino di visciole o gli straccadenti, forse la cosa migliore è fare come nella tua foto, inzuppare un biscottino nel vino, un bacione
    Miria

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  12. Spettacolare e da provare assolutamente questo vino che mi ricorda vagamente la Ratafià abruzzese, profumata e da fine pasto.
    Bello anche l'abbinamento con quei tozzetti da inzuppare !

    Un abbraccio

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