Oggi niente cucina, niente ricette anche se in realtà vi voglio fare assaggiare, anche se solo virtualmente le tagliatelle con il tartufo di Acqualagna.
Mentre assaporate le tagliatelle voglio condividere con tutti voi alcune semplici nozioni, frutto di una piccola ricerca.
Il nome tartufo viene dato a diversi funghi dal corpo fruttifero ipogeo appartenenti alla famiglia delle Tuberacee. Crescono sottoterra e sono difficili da trovare: per questo scopo sono utilizzati cani appositamente addestrati. Esistono diverse varietà tra le quali: il tartufo bianco e il tartufo nero. Il primo è il più pregiato: di colore chiaro con una forma irregolarmente tondeggiante e bitorzoluta. Solitamente si consuma crudo, affettato a lamelle sottili per insaporire preparazioni semplici come le tagliatelle all'uovo, risotto bianco o uova al tegamino.
Il tartufo nero ha invece una crosta ruvida e scura, quasi nera , con un aroma meno intenso e complesso ed è meno pregiato di quello bianco. Il suo profumo, persistente e raffinato risulta rafforzato dalla cottura quindi si aggiunge in fase di preparazione e non a finitura a diversi piatti. Esistono altre varietà: il tartufo nero estivo o scorzone, il tartufo nero invernale, il tartufo nero liscio e altre meno pregiate. Durante l'acquisto i tartufi debbono essere sodi, compatti, elastici ma non gommosi. I tartufi freschi si conservano in fondo al frigorifero nello scompartimento verdure, chiusi in un vaso e avvolti singolarmente nella carta assorbente. La conservazione massima dei tartufi è di 10 giorni e si possono anche congelare
Per prepararli dopo averli puliti con una spazzolina o con uno straccio, si tagliano a lamelle sottili, possibilmente con l'apposito affettatartufi.
Vi lascio con alcune immagini che ho scattato durante la 49° Fiera Nazionale del Tartufo Bianco di Acqualagna che anche quest'anno ha saputo promuovere e valorizzare anche tantissimi altri prodotti agro-alimentari della nostra terra: vini, olio, salumi, formaggi e miele.
Il tutto affiancato da tantissimi laboratori di arti e mestieri
Vi lascio con un suggestivo scorcio di Acqualagna
Con piacere includo questo post nella rubrica l'Italia nel piatto che ha come tema "I doni del bosco" e nel frattempo andiamo a vedere cosa hanno preparato i miei amici di viaggio enogastronomico italiano
Trentino-Alto Adige: Crostatine ai funghi mi sti di bosco
Friuli-Venezia Giulia: Strùcul di mont
Lombardia: Foiade di castagne ai funghi porcini
Veneto: Budin con la farina de maròn
Valle d'Aosta: Risotto alle castagne http://atuttopepe.blogspot.com/2014/11/risotto-alle-castagnela-valle-daosta.html
Liguria: tocco de funzi
Emilia Romagna: Tagliatelle di castagne con sugo di funghi
Lazio: Frittelle di castagne e mele
Toscana: Necci
Marche: Il tartufo e la 49° fiera nazionale del tartufo bianco di Acqualagna
Abruzzo:Funghi all'Abruzzese
Molise: Zuppa di lenticchie di Capracotta e castagne
Umbria: Costolette d'agnello con roveja e tartufo
Basilicata: Polpette al vino rosso con cardoncelli e lampascioni in agrodolce
Puglia: Recchjetèdde e cardengiedde - http://breakfastdadonaflor.blogspot.com/2014/11/recchjetedde-e-cardegiedde.html
Calabria: Il castagnaccio dei monti Reventino, Tiriolo, Mancuso
Il nostro blog - http://litalianelpiatto.blogspot.it/