Qualche tempo fa avevo annotato gli ingredienti ed il procedimento di questo dolce tipico della regione Marche che tanto mi ricordava le gite domenicali a Cingoli da mia zia. A distanza di tanti anni avevo voglia di assaporare nuovamente il suo gusto ed il suo profumo. Ma il primo tentativo è andato male e il dolce non ha soddisfatto le mie aspettative. Ricordavo benissimo ... il lattaiolo, o latteruolo, come lo chiamava la zia era composto da un involucro di pasta dura fatta di sola farina e acqua, pasta "matta", che racchiudeva una crema a base di uova e latte. Era usanza che questo scrigno di dolcezza fosse portato in dono dai contadini ai proprietari terrieri durante la festa del raccolto.
Ma visto che la mia testardaggine non ha limite dopo il primo vano tentativo ne è seguito un secondo. Ma questa volta ho chiesto indicazioni a chi con tanta pazienza prepara ancora questa delizia ed è stato come ... tornare bambina dalla zia a Cingoli.
Ingredienti
per la pasta matta
gr. 200 di farina
acqua
per il ripieno
1 litro di latte fresco intero
una scorza di limone
un frammento di cannella
gr. 120 di zucchero
4 uova
4 tuorli
Mettiamo a bollire il latte per circa mezz'ora con la cannella e metà dello zucchero. Lasciamo raffreddare ed uniamo la scorza gialla del limone.
In una ciotola poniamo le uova con lo zucchero restante e mescoliamo con una frusta cercando di amalgamare completamente i due ingredienti.
Uniamo il latte ormai freddo e filtrato; mescoliamo e lasciamo riposare.
Nel frattempo prepariamo il guscio: sulla spianatoia intridiamo la farina con l'acqua ottenendo un impasto morbido
Stendiamo una sfoglia sottile e rivestiamo una tortiera imburrata facendo aderire perfettamente anche ai bordi. Ritagliamo un disco di carta forno delle dimensioni della tortiera, appoggiamo sulla sfoglia e mettiamo i fagioli secchi. Questo procedimento ci servirà per evitare che la pasta si deformi durante la cottura e viene utilizzato per la cottura "in bianco". Inforniamo a 170° per 20 minuti. Sforniamo, togliamo la carta forno ed i fagioli ed avremo un guscio perfetto.
Ora riempiamo il nostro guscio con la crema al latte ormai fredda
Inforniamo a 120° per circa 2 ore senza mai aprire il forno ma controllando costantemente la cottura che deve avvenire lentamente facendo trasformare la crema da liquida a morbida e cremosa.
Sformiamo e spolverizziamo con lo zucchero a velo. Buon appetito
Di fronte a tanta bontà non ho saputo resistere e ne ho tagliato una fettina ... tanto per ricordare i vecchi tempi
Ed ora un piccolo assaggio anche per tutti voi e saluti dalle Marche.
Con piacere inserisco questa ricetta nella rubrica "L'Italia nel piatto" che questo mese ha come tema "Latte e i suoi derivati". Vi invito inoltre a visionare gli altri blog che partecipano a questo tour gastronomico nelle tavole delle regioni italiane.
Lombardia- Riso al latte
Veneto - Risini di Verona
Trentino Alto Adige - Torta Simona, ricetta originale trentina
Emilia Romagna - Buslàn - Ciambella Piacentina
Liguria - Budino di latte
Marche - Il lattaiolo in pasta matta
Umbria - Torcolo al latte http://amichecucina.blogspot.com/2014/05/torcolo-al-latte-per-litalia-nel-piatto.html
Molise - Pesche di Castelbottaccio http://lacucinadimamma-loredana.blogspot.com/2014/05/pesche-di-castelbottaccio-una-baronessa.html
Campania - Paccheri alla bufalina http://www.isaporidelmediterraneo.it/2014/05/paccheri-alla-bufalina.html
Puglia - La ricotta fatta in casa
Calabria- Pitta China con ricotta e salsiccia http://ilmondodirina.blogspot.com/2014/05/pitta-china-con-ricotta-e-salsiccia.html
Se vuoi una consolazione, non sei l'unica a provare delle ricette e rimanere sorpresa che qualcosa non va anche prima di iniziare. Anche a me è capitato spesso e ho provato fino a 3 volte finché mi sono fatta una ricetta tutta mia, ma con soddisfazione. Questa tua è molto interessante. Molto cremosa e sicuramente molto buona, non per niente hai voluto riprovarla. Ciao, ciao e a presto !!! :)
RispondiEliminaSi potrebbe dire ... una dolce consolazione. Un abbraccio
EliminaFantastica, semplicemente fantastica :)
RispondiEliminaLa pasta matta la uso per le torte salate e mai per i dolci, questa è l'occasione per provarla.
Un bacio
Prova e poi fammi sapere. Mi piace tantissimo realizzare anche nuove ricette. A presto
EliminaCiao, anch'io sono marchigiana e ho provato proprio la scorsa settimana a fare questo budino dimenticato, qui nel fabrianese si chiama el lattarolo ma io ho fatto la versione senza pasta matta...ma vedendo il tuo lo proverò sicuramente.
RispondiEliminaSe ti va vieni a vedere la mia ricetta!!!
Un saluto
Donatella
Ciao Donatella. Vengo a vedere con piacere la tua versione del lattaiolo senza pasta matta. Un abbraccio
Eliminache bontà!!!!! grazie per la ricetta!!!!! Lory
RispondiEliminaGrazie a te Lory per essere passata nel mio blog. Un bacione
Eliminama che meraviglia di ricetta, bellissime foto a margine di una ricetta speciale, bravissima! davvero da provare!
RispondiEliminaUna ricetta un po' particolare e decisamente ottima!!!
EliminaAnche io la pasta mattala uso per le torte salate, come Daniela. Vuol dire che proverò la tua ricetta.
RispondiEliminaTu provi la mia ricetta e io con piacere assaggio una delle tue torte salate. Un bacione
EliminaUna bellissima ricetta , e sei stata bravissima a chiede l'esecuzione perfetta di questa ricetta perche' tradizione significa proprio questo.
RispondiEliminaBravissima!!!
Hai perfettamente ragione. Mi piacere andare alla ricerca delle vecchie tradizioni chiedendo conferma da chi ha già provato per poi condividerla con tutti voi. Un saluto
Eliminache meraviglia!!!!!!! non la conoscevo questa ricetta, ti giuro che mi piace tantissimo! sono d'accordo con te, io ho trovato non una, ma molte ricette totalmente sbagliate sui libri, il fatto è che sono libri mooootlo famosi e anche costosi. E' un po' vergognoso però eh...
RispondiEliminaancora molti complimenti per la tua torta da urlo (di piacere)
Hai perfettamente ragione e questo mi fa arrabbiare. Spesso cucino, provo e poi mi rendo conto che qualcosa non va negli ingredienti o nel procedimento. Poi mi rendo conto che una ricetta deve diventare tua e allora tutto fila come l'olio!!!! Un bacione
EliminaUna ricetta squisita Sabrina, anche se è arrivata un po' in ritardo, meritava di aspettarla! bacioni a presto
RispondiEliminaHo avuto qualche problema, ma poi tutto si è risolto per il meglio. Ora vengo a vedere cosa mi hai preparato di buono!!!!
EliminaChe spettacolo Sabrina. Una ricetta riportata in auge con vera caparbietà, che può fare solo chi apprezza ed ama le tradizioni. Complimenti. Le foto, come sempre, sono splendide!
RispondiEliminaGrazie, apprezzo tantissimo le tue parole. Un abbraccio
EliminaChe bello conoscere dolci tipici delle nostre regioni d'Italia.
RispondiEliminaUn abbraccio e grazie per la condivisione.
E' una bellissima esperienza assaporare le varie tipicità della nostra bella Italia
Eliminanon conoscevo questo dolce, sono curiosa di assaggiarlo!
RispondiEliminaMi ricorda il pastel di Belém portoghese, che bontààààà!!!! Penso ne mangerei a chili, bellissimo passo passo, un bacio
RispondiEliminaLa cucina ha anche questo meraviglioso potere.. farci tornare bambini^^ bravissima e bel dolce davvero! :*
RispondiEliminaChe ricetta golosa! Grazie per la visita ed il dolce commento
RispondiEliminaBacioni
Alessandra
dolce golosissimo, e poi che bello tornare bambine preparando una ricetta della nonna o della zia, un bacione
RispondiEliminabravissima Sabrina...evviva la tua tenacia che ci ha regalato una ricetta fantastica della tradizione...!
RispondiEliminaun bacione
La cosa più bella di tutta questa ricetta, è stato vedere che dopo la cottura, tutto quel composto liquido si è solidificato.
RispondiEliminaSono davvero curiosa di provarlo.
Bellissima ricetta
Ha un aspetto ottimo, nn conoscevo questa ricetta, pero sembra deliziosa, la aggiungerò tra le ricette da provare, grazie tante.
RispondiEliminatroppo buona questa ricetta, per me assolutamente nuova, un abbraccio SILVIA
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