Beh! In questo caso non parliamo di ciambelle, ne di ciambelloni variegati ma di semplici maritozzi, quelli con l'uvetta, la scorza d'arancia grattugiata e i semi d'anice. Da non confondere con quelli romani, altrettanto buoni, questi sono i maritozzi marchigiani, che inevitabilmente mi riportano alla mia infanzia.
Da una ricerca risulta che il loro nome deriva dal sostantivo "marito": i fidanzati portavano alle loro promesse
spose questi prodotti dolciari durante il periodo della Quaresima, tanto che da essere definiti "quaresimali".
Ma questa è storia vecchia, forse vecchissima.
La mia storia è un po' più recente ... è il ricordo della merenda che mia mamma metteva nella "borsa" della scuola. Spesso il profumo degli anicini si confondeva con quello dei libri ed era sempre un piacere sfogliarli ... ad ogni pagina accresceva il desiderio di addentare il mio maritozzo. Forse per questo sembrava che la ricreazione non arrivasse mai ... maledetta campanella!!!
M A R I T O Z Z I M A R C H I G I A N I
Ingredienti
Per il lievitino
gr. 25 di lievito di birra
gr. 85 di acqua
gr. 100 di farina
per l'impasto
gr. 300 di farina 00
gr. 40 di olio extravergine
gr. 50 di zucchero
gr. 70 di latte
1 uovo e un tuorlo
scorza di arancia
uvetta sultanina
semi di anice
anice
per la glassa
un albume
zucchero
In una ciotola versiamo la farina e l'acqua tiepida dove abbiamo fatto sciogliere il lievito di birra. Mescoliamo velocemente e lasciamo lievitare per 20 minuti. Trascorso questo tempo poniamo la farina per l'impasto sulla spianatoia, facciamo il foro centrale e versiamo le uova, l'olio, lo zucchero, il latte e il lievito preparato. Mescoliamo e poi impastiamo per ottenere una massa liscia e morbida. Lasciamo lievitare per 1 ora e mezzo in un luogo caldo e privo di correnti d'aria: l'impasto raddoppierà di volume. Impastiamo nuovamente, aggiungiamo la scorza d'arancia grattugiata, l'uvetta sultanina ammollata e un pizzico di semi d'anice
Io dico un pizzico, ma poi ne aggiungiamo un altro pizzico!!!
Preleviamo dall'impasto una piccola porzione e formiamo un panetto lungo e schiacciato. Poniamolo sulla teglia da forno imburrata o rivestita con carta da forno. Continuiamo fino all'esaurimento dell'impasto.
Spennelliamo la superficie dei nostri maritozzi con l'albume e lasciamo lievitare per 1 ora e mezzo.
Inforniamo per 25 minuti a 170 °. A cottura ultimata stendiamo su ogni maritozzo un leggero strato di glassa ottenuta mescolando l'albume montato con lo zucchero. Mettiamo nel forno per qualche minuto per far rapprendere la nostra glassatura. Sforniamo e ... buon appetito!
Forza, non fate i complimenti! Vi offro volentieri un maritozzo, decisamente morbidissimo, ricco di uvetta e dall'inconfondibile profumo di anice.
devono essere molto buoni!! e quanti profumi!!
RispondiEliminaMandameli giù in Sicilia, è l'ora della colazione!
RispondiEliminawww.saucysiciliana.blogspot.com
Questi maritozzi assomigliano a quelli che fa la mia nonna!!!!!!!!!!!
RispondiElimina...vai sul mio blog...un premio ti aspetta!!!
http://ilpeperoneverde.blogspot.it/2014/04/un-premio-graditissimo.html
a presto
Silvia
Me gustan las recetas típicas y ésta es una delicia me gusta, tomaré un trozo,abrazos
RispondiEliminache meraviglia!!!adoro l'uvetta nei dolci :) complimenti e lieta di conoscerti ^__^ buona Pasqua
RispondiEliminaStupendi!
RispondiEliminaFavolosi,da fare.
RispondiEliminaQuanti ricordi !! Era la mia merenda scolastica da bambina ..mio papà me li comprava ad un forno vicino alla scuola !!
RispondiEliminaChe buoni !! Ad Urbino si chiamano anche "pannocciati" !!
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