martedì 21 gennaio 2014

Biscotti ripieni di cioccolato

E' ormai un classico o quasi!
- Sabri, sei a casa? Tra mezz'ora sono a lì da te per prendere un caffè insieme! Ti fa piacere???
Sinceramente oggi ... beh, oggi ... veramente, oggi!!!
I miei progetti per il pomeriggio vanno in fumo, addio panni da stirare, addio preparazione della cena e addio
stesura del post da pubblicare domani. Ma questo non è un problema, il vero problema è che oggi non ho niente da offrire alla mia amica per accompagnare il caffè e lei tra mezz'ora è qui. Cosa dite riuscirò a preparare un dolcetto, magari piccolo, piccolo degno di una food blogger!!!
Forza proviamo!!!




Biscotti ripieni di cioccolato

Per l'impasto

gr. 400 di farina 00
gr. 150 di burro
gr. 120 di zucchero
1 uovo + 2 tuorli
3 cucchiaini di cacao amaro
1 vanillina 
1 cucchiaino di lievito per dolci
1 pizzico di sale

per farcire

cioccolata spalmabile

In una ciotola versiamo la farina setacciata, lo zucchero, l'uovo intero, i tuorli, il cacao, la vanillina, il sale, il burro fuso e il lievito. Impastiamo fino ad ottenere una massa liscia e soda che lasciamo riposare in frigo per mezz'ora. Preleviamo una piccola quantità d'impasto e con l'aiuto del mattarello stendiamo una sfoglia spessa mezzo centimetro e con il coppapasta otteniamo tanti cerchietti


Farciamo alcuni cerchietti con la cioccolata spalmabile, 


ricopriamo con un altro cerchietto e sigilliamo ripassando sopra  con il coppapasta. Continuiamo fino all'esaurito dell'impasto.


Poniamo ogni biscotto sulla teglia ricoperta con la carta da forno ed inforniamo a 180° per 20 minuti circa facendo attenzione alla cottura. Sforniamo e buon appetito!!!

Un assaggino??? Scusate, ma debbo andare ... stanno suonando il campanello. Speriamo che sia la mia cara amica ... i biscottini sono pronti e il caffè ... e il caffè? No, mi manca il caffè!!!
Va beh! Per oggi tè. 








lunedì 20 gennaio 2014

Pasta reale in brodo: ricetta tipica delle Marche

Vorrei condividere con tutti voi, che in questa giornata dedicata all'appuntamento della rubrica regionale, siete passati a leggere e a commentare la ricetta tipica della regione Marche. Questo mese il tema è indubbiamente legato alla stagionalità e alle fredde temperature di questi mesi invernali. In effetti tratteremo le minestre.
Cappelletti, passatelli, stracciatella, pancotto, minestrone di verdure, minestra di farro o di cicerchia sono piatti presenti nelle nostre cucine, per non parlare delle zuppe e dei vari tipi di legumi.
Questa volta non ho avuto dubbi nella scelta

                                               PASTA   REALE    IN   BRODO


iNGREDIENTI

4 uova
gr. 150 di parmigiano grattugiato
gr. 120 di farina
gr. 50 di burro fuso
sale
una grattugiata di noce moscata
una grattugiata di scorza di limone
2 litri di brodo di carne

In una ciotola sgusciamo le uova, aggiungiamo il limone e la noce moscata grattugiata 



il parmigiano grattugiato, la farina e il sale. Mescoliamo bene tutti gli ingredienti fino ad ottenere un impasto molto morbido. Foderiamo con la carta forno una teglia, versiamo il nostro impasto aiutandoci con un cucchiaio e teniamo presente che lo spessore deve essere circa 1,5 cm.


Inforniamo a 180° per circa 20 minuti e a fine cottura facciamo la prova dello stecchino. Sforniamo, lasciamo raffreddare, tagliamo tante listarelle parallele


e poi tanti piccoli cubi

Mettiamo a bollire il brodo di carne e cuociamo la nostra pasta reale per qualche minuto. 



Ora non ci rimane che "impiattare" e buon appetito!!!



A seguire tutto l'elenco delle mie care amiche di viaggio gastronomico che ci permette di conoscere le ricette tipiche della nostra cara e bella Italia 


Valle D'Aosta- Minestra al latte, soupe au lait http://cinziaaifornelli.blogspot.it/2014/01/minestra-al-latte-soupe-au-lait.html
Piemonte - Tempesta  - http://lacasadi-artu.blogspot.it/
Lombardia - Sbrofadei  - http://ledeliziedellamiacucina.blogspot.it
Trentino Alto Adige - Zuppa di vino - http://afiammadolce.blogspot.it/
Emilia Romagna - Strichetti alla bolognesehttp://zibaldoneculinario.blogspot.com/2014/01/strichetti-alla-bolognese-per-litalia.html
Liguria -  çeixei in zemin -http://arbanelladibasilico.blogspot.com/2014/01/litalia-nel-piatto-le-minestre.html
Umbria - minestra di riso e verza  http://amichecucina.blogspot.it/
Marche - Pasta reale in brodo -  http://lacreativitaeisuoicolori.blogspot.it/
Molise - Zuppa di ceci alla molisana -http://lacucinadimamma-loredana.blogspot.it/
Lazio -  Lacne e fagioli - http://elly-chezentity.blogspot.it
Campania - Minestra broccolo nero e maiale - http://www.isaporidelmediterraneo.it//
Puglia -  Minestra di carciofi e piselli  - http://breakfastdadonaflor.blogspot.it/
Basilicata - Minestra di pasta e fagioli -http://blog.giallozafferano.it/sognandoincucina/
Sicilia - Minestra di pasta e lenticchie -http://blog.giallozafferano.it/cucinachetipassaoriginal/

giovedì 16 gennaio 2014

Treccia danese ... e la colazione è pronta!

Può succedere, specie in questo periodo dell'anno, di stare poco bene e di rimanere in casa per alcuni giorni senza la possibilità e la voglia di fare la spesa. E' ovvio che ci si ritrova con il frigo mezzo vuoto ... qualche barattolo iniziato, poca farina, un pezzetto di burro prossimo alla scadenza e ... nell'ultimo cassettino un cartoccino contenente mezzo cubetto di lievito.
E si! Può succedere!
Può succedere, dopo un periodo di minestrine e brodini, di sentire quel certo languorino allo stomaco dovuto al desiderio di qualcosa di dolce.
E si! Può succedere!
Va bene, stasera è ormai tardi quindi cercherò di placare questo mio stato quasi infantile ma domattina a colazione chi quieterà le mie papille gustative?
Certo non posso pensare di iniziare la giornata con il grugno e già contrariata ... sarebbe catastrofico.
Può succedere che si debba trovare un giusto rimedio!!!
 Nonostante la tarda ora rimbocchiamoci le maniche, raccogliamo quel po' di avanzi che giacciono stanchi nel frigo e iniziamo ad impastare ... tanto domani è un altro giorno e si vedrà!!!


                                                  T R E C C I A   D A N E S E

                                                    per l'impasto

                                                    gr. 350 di farina 00
                                                    gr. 125 di latte intero
                                                    gr. 60 di burro
                                                    gr. 60 di zucchero
                                                    1 uovo
                                                    1/2 cubetto di lievito di birra
                                                    1 vanillina

                                                   

                                                    per farcire

                                                    marmellata di fichi
                                                    amaretti

                                                    per decorare

                                                    un albume
                                                    granella di zucchero

In una ciotola versiamo la farina, lo zucchero, il burro fuso, l'uovo, la vanillina e il lievito sciolto nel latte tiepido. Mescoliamo gli ingredienti e impastiamo fino ad ottenere un composto morbido e liscio. Lasciamo lievitare per circa un'ora in un luogo caldo e al riparo da correnti. Con l'aiuto del matterello stendiamo la pasta ed otteniamo un rettangolo al quale pratichiamo dei tagli laterali obliqui e due sporgenze opposte tra loro.

Nella parte centrale spalmiamo la marmellata di fichi



e gli amaretti sbriciolati


Ora iniziamo a comporre la nostra treccia: pieghiamo le due sporgenze opposte per bloccare ogni fuoriuscita di farcitura e poi pieghiamo i tagli obliqui alternando ed incrociando quelli di destra con quelli di sinistra. Otteniamo una treccia che delicatamente trasferiamo in una teglia foderata da cartaforno.



Con una forchetta sbattiamo leggermente l'albume e spennelliamo sulla treccia


Lasciamo lievitare per mezz'ora, spennelliamo nuovamente e decoriamo con la granella di zucchero.  


Cuociamo in forno preriscaldato a 180° per circa 40 minuti. Sforniamo e lasciamo raffreddare sulla grata da dolci. Buon appetito!

In realtà sto morendo dalla voglia di assaggiarne un pezzettino ... mi fate compagnia? Forza sbrighiamoci che il dolce per la colazione è pronto ma domattina le 7 arrivano subito!!! Buonanotte e soprattutto buona colazione a tutti.





                                                   

                                               

martedì 7 gennaio 2014

Ricetta tipica delle Marche: crostolo di Urbania

Ed eccoci giunti alla conclusione di tutte le festività natalizie. Non ci rimane che togliere tutti gli addobbi, disfare l'albero di Natale con le palline colorate e riporre in una grande scatola i vari personaggi del presepe. Un vero lavoraccio ma diciamo che anche questo fa parte del Natale ... consideriamolo un momento per ricordare la magia dell'evento e le giornate trascorse in tranquillità con i nostri amici e parenti.
Oh, finalmente ho finito! Anche l'ultimo angioletto è stato incartato e ci si rivede il prossimo Natale.
Rimane solo un mucchietto di muschio ormai quasi secco e direi irriconoscibile  ... qui inizia la storia.
E si! Io mi considero, anzi dire sono ormai della vecchia generazione: mi piace fare il presepio come la tradizione comanda. Quindi le vecchie case sono di cartone con il tetto di sughero, il pozzo realizzato con un trancio di osso buco ed ogni pezzo del presepe ha una  funzione e una propria storia. L'unica caratteristica in comune è che iniziano ad essere dei pezzi di antiquariato, senza alcun valore commerciale ma solo affettivo; risalgono  a circa 50 anni fa e mi hanno seguito per tutti questi anni. Solo il muschio viene rinnovato tutti gli anni ed è ormai una tradizione famigliare dedicare un'uscita domenicale prenatalizia per la raccolta di quello che sarà la base verde e morbida del presepe.
Vi confesso che ormai si tratta solo di un pretesto.
In realtà è sempre molto piacevole fare una bella passeggiata nei boschi dell'entroterra marchigiano per poi fermarsi a mangiare qualcosa di tipico in una piccola trattoria o in un semplice chioschetto. Se poi ci si dirige verso Urbania, cittadina famosa anche per l'arrivo della Befana, è doveroso assaggiare il famoso crostolo d'Urbania: una sorta di piadina, con la caratteristica di avere le uova tra gli ingredienti e di essere cotta sulla graticola sopra la brace.

 


Da una piccola ricerca risulta che il crostolo abbia origini molto antiche tanto che le prime notizie risalgono a circa 3000 anni; nasce nell'Alto Val Metauro ed originariamente era una specie di pane schiacciato e molto duro, tipo una crosta da cui deriva il nome. Nel corso degli anni questo cibo, altamente energetico e facilmente trasportabile, ha incontrato il consento della tradizione contadina e si è ulteriormente arricchito d'ingredienti con uova e strutto. 
In questi ultimi anni in Urbania, nel mese di settembre,si svolge la sagra del crostolo, definito il re delle tavole durantine ed aspirante al marchio DOP. Generalmente viene accompagnato da verdura cotta, salumi e formaggi della zona e si può gustare con tanti altri prodotti in base al gusto del consumatore.

                                          C R O S T O L O   D ' U R B A N I A

                                                                 Per circa 7 crostoli

                                                                 gr. 500 di farina 0
                                                                 2 uova
                                                                 1 cucchiaio di olio extravergine
                                                                 gr. 50 di strutto
                                                                  latte
                                                                  sale


Per una quantità minima d'ingredienti utilizziamo una ciotola per impastare gli ingredienti, altrimenti in caso di una abbondante quantità consiglio l'utilizzo di una spianatoia.
Versiamo la farina, le uova, l'olio, un cucchiaio di strutto, il sale e il latte, quando basta per ottenere un composto morbido.


Impastiamo, possibilmente con le mani, cercando di amalgamare bene tutti gli ingredienti


Lasciamo riposare la pasta per 10 minuti poi frazioniamola in 6/7 porzioni. Sinceramente preferisco fare delle piccole parti perché, poi, una volta stese sono più facili da gestire. I  veri crostoli solo leggermente più grandi ... fatti da mani più esperte!!!


Ora da ogni porzione otteniamo, con l'aiuto del matterello, una piccola sfoglia



 spalmiamo con lo strutto di maiale


ed iniziamo ad arrotolare da entrambi i lati opposti fino a metà della sfoglia



Allunghiamo leggermente il nostro "bigolo" e giriamolo cercando di formare una chiocciola


Stendiamo nuovamente la sfoglia con uno spesso di mezzo centimetro.
I nostri crostoli sono pronti per essere cotti 


rigorosamente sulla graticola e sopra la brace. Solo così si può assaporare il vero sapore di questo prodotto tipico della regione Marche.


Cuocere il crostolo da entrambi le parti facendo attenzione a non bruciarlo. Ci vuole un po' di pazienza ma ne vale veramente la pena. Non ci rimane che assaggiarlo e come succede solitamente il primo va letteralmente a ruba!!! Buon appetito!


Mi raccomando ognuno scelta la farcitura in base ai propri gusti ... 




Con questa ricetta partecipo al contest ideato dal blog "La cultura del frumento" del Molino Chiavazza
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