Nella soffitta della nonna tanti profumi diversi si mescolavano tra di loro e cambiavano fragranza in base alla stagione ... solo ora mi rendo conto che quello era il profumo delle cose sane e genuine.
Così mi ritrovo ad appendere ogni anno l'uva per assaporare e riscoprire le vecchie tradizioni, che danno sempre ottimi risultati. Quella che vedete nella foto è l'uva che ho essiccato anno scorso e che ho utilizzato per realizzare dolci e biscotti durante questi mesi. Oggi sarà la protagonista della ricetta da inserire nella rubrica "L'Italia nel piatto" che questo mese ha come tema "Uva e vino (dalla vigna alla cucina)
CRESCIA CO LU PAULITTU
Questo dolce è per tradizione legato a Pioraco, un piccolo centro dell'Alto Maceratese, attraversato dal fiume Potenza e famoso per la produzione della carta. Tra le usanze locali, quella di Capodanno, era legata alla preparazione d'una pizza (crescia), confezionata lasciando nell'impasto un "Paolo", cioè una moneta da 50 centesimi ("Paulittu"), in circolazione nello Stato della Chiesa a cui Pioraco apparteneva. Una volta affettata, la crescia era servita ai commensali e chi, fra loro, avesse rinvenuto "lu paulittu", durante tutto l'anno avrebbe svolto il ruolo del padron di casa.
Ingredienti
gr. 300 di pane raffermo
1/2 litro di latte intero
2 uova
gr. 150 di zucchero semolato
gr. 80 di uvetta ammollata nel vino
2 mele
gr. 50 di burro
1 moneta
Tagliamo il pane a fette e poi in piccoli pezzetti.
Poniamoli in una terrina con il latte lasciando che il pane lo assorba per circa 1 ora. Uniamo le uova, lo zucchero, il burro, le mele tagliate a pezzetti e l'uvetta ammollata nel vino.
Mescoliamo bene tutti gli ingredienti e per ultimo uniamo "lu paulittu"
Versiamo il composto in una teglia imburrata e cuociamo per 30 minuti a 180°. Sforniamo e lasciamo raffreddare sulla grata per dolci. A piacere possiamo polverizzare con lo zucchero semolato. Buon appetito!
Ed ora non mi rimane che tagliare la nostra crescia per vedere chi sarà il nuovo padron. Da buona signora di casa ... la prima fetta è per gli ospiti che ho a cena
Ed ora una fetta anche per voi che siete passati nel mio blog
Ehi!!! Ma avete trovato "lu paulittu"!!!!! Siete e rimarrete i padroni del mio cuore!
Ed ora andiamo a vedere le ricette delle altre regioni d'Italia
Trentino-Alto Adige: Strudel altoatesino d'uva e mandorle
Friuli-Venezia Giulia: Pierçolade o zuppa di pesche http://ilpiccoloartusi.blogspot.com/2014/10/piercolade-per-litalia-nel-piatto.html
Lombardia: Risotto allo Spumeggio
Veneto:
Valle d'Aosta: Filetto con riduzione al Torrette http://atuttopepe.blogspot.com/2014/10/filetto-con-riduzione-al-torrette-la.html
Piemonte:
Liguria: torta di pane e miele (torta de pan e amè) http://arbanelladibasilico.blogspot.com/2014/10/litalia-nel-piatto-uva-e-vino.html
Emilia Romagna: Sugo d'uva http://zibaldoneculinario.blogspot.com/2014/10/sugo-duva-per-litalia-nel-piatto.html
Lazio: Ciambelle al mosto http://beufalamode.blogspot.com/2014/09/ciambella-al-mosto-per-litalia-nel.html
Toscana: Schiacciata con l'uva http://acquacottaf.blogspot.com/2014/10/schiacciata-con-luva.html
Marche: Crescia co lu paulittu http://lacreativitaeisuoicolori.blogspot.com/2014/09/crescia-co-lu-paulittu-ricetta-tipica.html
Abruzzo:Confettura d'uva Montepulciano d'Abruzzo http://ilmondodibetty.blogspot.com/2014/10/confettura-duva-montepulciano-dabruzzo.html
Molise: Pasta vinnisca http://lacucinadimamma-loredana.blogspot.com/2014/09/dalla-vigna-alla-cucina-pasta-vinnisca.html
Umbria: Maritozzi con il mosto http://amichecucina.blogspot.com/2014/10/maritozzi-con-il-mosto-per-litalia-nel.html
Basilicata:
Campania: Ciambelle al vino http://www.isaporidelmediterraneo.it/2014/10/ciambelle-al-vino.html
Puglia: U Cuètte (Vincotto) - http://breakfastdadonaflor.blogspot.com/2014/10/cucina-pugliese-u-cuette.html
Calabria: Gurpinella di mustarda
Sicilia: La mostata siciliana
Sardegna:Tiliccas o caschettas dolci sardi alle mandorlehttp://blog.giallozafferano.it/vickyart/tiliccas-o-caschettas-dolci-sardi-alle-mandorle
Questa è l'Italia che non dobbiamo dimenticare!! Meravigliosa ricetta!
RispondiEliminaPotrei avere la fetta del dolce con la moneta? sicuramente molto buona, come d'altronde tutte le tue ricette ! Ciao, ciao ! Claudia
RispondiEliminaBella la storia e la tradizione che c'è dietro questa golosissima torta. La ricetta si arricchisce di ulteriore significato!
RispondiEliminaQuante splendide ricette della tradizione si conoscono grazie all'Italia nel Piatto!!!!! Questa è bellissima, complimenti!!!!!
RispondiEliminala ricetta si interseca con le tradizioni di famiglia e della tua regione ... complimenti per l'uva essiccata dello scorso, ancora di ottimo aspetto e per questo bellissimo post! Bravissima!
RispondiEliminaquanti bei ricordi nel tuo post! hai descritto così bene la soffitta della nonna che mi sembrava di esserci anch'io a curiosare !
RispondiEliminaquesto dolce con il pane raffermo è una delizia ...e che curiosa la tradizione della moneta!
un abbraccio
Ciao, ricambio la visita...sono felicissima di visitare il tuo blog è ricco di ricette fantastiche della nostra tradizione italiana! Complimenti questo post è stupendo, e questa ricetta è a dir poco meravigliosa! Bravissima!
RispondiEliminaUn abbraccio Laura:-):-):-)
Quante belle tradizioni ci permette di scoprire e riscoprire il nostro gruppo! I piatti dei nostri nonni sono sì semplici ma dal gusto eccezionale. Un abbraccio
RispondiEliminaPassata per un saluto, incantata da questi grappoli di uva appesi!
RispondiEliminaamelie
Meravigliosa ricetta, con i colori e i profumi dell'autunno!!! Complimenti Sabri
RispondiEliminaL'idea richiama quella della Gallette di roi: chi trova la moneta diventa re per un giorno! Un'altra cosa a cui non avevo mai pensato: appendere l'uva x averne di secca per i dolci. L'unico problema è trovare uva buona...cosa sempre più rara. Ma va tenuta in un luogo particolare o va bene qualsiasi parte di casa?
RispondiEliminaQuesta è da assaggiare assolutamente.Bellissima la ricetta e sopratutto la preparazione.
RispondiEliminaComplimenti
Mi piace questa torta e la sua preparazione particolare! A presto.
RispondiEliminaUn post interessante e meraviglioso!!
RispondiEliminaQuasi quasi mi è sembrato si essere con te in quella soffitta, ma non eravamo noi a rubare un pò di uva lasciata ad appassire?
RispondiEliminaBella ricetta , quello di nascondere qualcosa nelle torte era abbastanza frequente nei tempi passati, sani divertimenti che coinvolgevano tutti, altro che videogiochi.
Alla prossima e , naturalmente, mi sentirò sempre a casa qui da te per tutto il prossimo anno, ma anche dopo ;)
Che bel post Sabrina ... e che crescia meravigliosa!!!
RispondiEliminaComplimenti!!!
Un caro abbraccio e a presto
Carmen
Anche la mia nonna nel dolce di Pasqua metteva sempre il soldino! Ottimo questo dolce!! Non lo conoscevo, grazie!!
RispondiEliminaChe bei ricordi della nonna, mi hai fatto ricordare la mia! Delizioso questo dolce,genuino, sa di casa! Un abbraccio!
RispondiEliminaCiao Sabri, ma che bella la storia della monetina nella torta! E che buona accetto volentieri una fetta, un bacione alla prossima
RispondiEliminaquanti ricordi in questo post, non conoscevo questa ricetta, mi piace molto l'idea della monetina, un bacio e a presto
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