sabato 5 marzo 2011

Tigelle con i ciccioli o grasselli (grascioi)

Non so bene il perchè, ma solitamente a casa mia quando si facevano le carni del maiale, l'ingrato compito di sciogliere il grasso del maiale per separare lo strutto dai ciccioli  toccava sempre a me. Era un lavoro lungo e  maleodorante ma vedere, in una pentola sopra i fornelli accesi, un pezzo di maiale trasformarsi in un liquido trasparente distinto da piccoli dadini di carne più magra era sempre una grande emozione. Forse dovevo fare il chimico! Con l'aumentare della temperatura il grasso si scioglieva lentamente e i ciccioli assumevano un colore ambra quasi dorato. Venivano raccolti con una schiumarola, messi in una scolapasta per farli ulteriormente sgocciolare e infine venivano pressati per renderli croccanti. Attualmente nelle nostre zone si trovano facilmente in vendita in molte macellerie specialmente nel periodo invernale e vengono consumati da soli o come ingredienti per focaccce, torte salate o frittate: l'importante che siano sempre accompagnati da un buon bicchiere di vino. Cosa ne dite se ora passo alla ricetta? Ci tengono a precisare che le tigelle sono un particolare tipo di pane a base di farina, strutto, lievito di birra, acqua e sale che viene cotto in una ferro da cialda (tigelliera).

                                                                 Ingredienti
                                                            
                                                             gr. 500 di farina
                                                             gr. 100 di ciccioli di maiale
                                                             gr. 25 di lievito di birra
                                                             gr. 100 di strutto
                                                             sale e pepe q.b.


 Setacciare la farina sulla spianatoia formando una fontana, porre al centro il lievito di birra precedentemente sciolto in un bicchiere d'acqua tiepida. Unire lo strutto, i ciccioli, il sale e il pepe. Impastare fino ad ottenere un impasto liscio e morbido, lasciare lievitare per circa un'ora in un recipiente coperto con un canovaccio e lontano da correnti d'aria. Dividere l'impasto in tante palline grosse come un mandarino e schiacciarle leggermente.                                                         


Nel frattempo scaldare la tigelliera sul fornello ungendola con poco olio. La cottura può essere effettuata anche in una padella antiaderente e il risultato sono delle tigelle croccanti fuori e soffici all'interno. Solitamente si mangiano accompagnate da salumi o stracchino ma queste, arricchite con i ciccioli, sono buone anche senza niente. Buon appetito!





2 commenti:

  1. Buonissime...ho fatto sabato la crescia,la ricetta é più o meno la stessa...ho solo sostituito lo strutto con del olio e aggiunto una manciata di pecorino.Tanto vale dire che é finita subito:(

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  2. mamma mia!!!!
    le tigelle sono gia' buone di suo,cosi' poi...io cosi' ci faccio il gnocco al forno!o la stria!
    baci

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